1a - scuola primaria Maria Ausiliatrice - Cusano Milanino - 9 gennaio 2008
Il pullman della scuola primaria Maria Ausiliatrice arriva all'ingresso
del Parco Nord in via Clerici in perfetto orario: sono le 9.30 di
una mattinata nuvolosa di primo gennaio.
Vi diamo il tempo di scendere dal pullman e subito ci addentriamo
nel parco, seguendo un lungo vialetto che ci porta all'ingresso del
bosco. Camminiamo attraverso gli alberi e, trovata una comoda radura,
abbastanza ampia da contenerci tutti, ci disponiamo in cerchio.
Come prima cosa siamo curiosi di vedere i lavori che avete fatto in classe: ognuno di voi ha fatto un disegno, il cui titolo era " Cosa mi aspetto di vedere al Parco, ora che è inverno". Tra alberi, formiche, fiocchi di neve, nuvole, tronchi e foglie, avete creato proprio un bel quadretto del Parco!
Ammirati i vostri disegni iniziamo le attività previste per la mattinata: come prima cosa metteremo in funzione il senso dell'udito e quello dell'olfatto: camminando in fila indiana, ed in perfetto silenzio, attraverso il bosco, dovremo prestare attenzione a cosa le orecchie odono e a cosa il naso sente.
Quando ci fermiamo, uno per uno comunichiamo il risultato della nostra esperienza. Abbiamo udito:
- una rana;
- un picchio;
- un uccellino;
- uno scoiattolo;
- una cornacchia;
- un coniglio;
- il suono dei passi;
- voci umane.
Oltre ai rumori del bosco, facendo attenzione sentiamo i rumori della città: il Parco Nord, anche se non sembra, è circondato dalla città. Arriva così il suono di:
- macchine;
- pullman;
- sirene di vigili del fuoco e ambulanze;
- aerei;
- elicotteri.
I nostri nasi invece hanno sentito l'odore di:
- fango;
- aria pulita;
- rami umidi;
- foglie secche;
- erba bagnata;
- albero.
Proseguiamo adesso a camminare nel bosco (ci addentriamo sempre di più, scoprendo tante cose nuove): questa volta dobbiamo avanzare guardando verso l'alto, per percepire con gli occhi le sorprese che il bosco nasconde:
- cacca degli uccelli;
- un uccellino;
- albero con corteccia bianca;
- casetta degli uccelli;
- alveare;
- buco nel tronco;
- alberi;
- impronte di cavalli;
- cornacchia;
- rami;
- foglie per terra;
- alberi con muschio;
- nuvole;
- alberi alti;
- alberi spogli;
- mucchio di terra;
- pino;
- sassi;
- segno blu sugli alberi.
Prima di fare merenda dedichiamo qualche minuto ad un'altra attività,
che chiamiamo "Abbraccia albero": ognuno di noi scegli l'albero
che più gli piace e lo abbraccia, tenendo gli occhi chiusi
e appoggiando la guancia alla corteccia: il senso che usiamo adesso
è il tatto (ricordiamo, infatti, che non si "tocca"
solo con le mani, ma con tutto il corpo: anche con le guance!).
Stiamo abbracciati agli alberi, così in silenzio che alcuni
quasi si addormentano.
Ecco cosa dicono le nostre guance: l'albero è:
- ruvido;
- freddo;
- duro;
- c'è una ragnatela;
- fresco;
- molle;
- liscio;
- graffia;
- punge;
- fa il solletico;
- caldo.
Ognuno di noi ha provato sensazioni diverse, a volte anche opposte (caldo/freddo, duro/morbido) perchè ogni albero è diverso.
E' giunta l'ora della merenda e, tra un pacchetto di crackers e un succo di frutta, scopriamo che la maestra Alessandra è venuta al Parco a piantare i primi alberi quando aveva pressappoco la vostra età. Infatti questo è un Parco giovane, nato in mezzo alla città in una zona prima destinata esclusivamente all'agricoltura e ad attività industriali. Gli alberi più vecchi di tutto il Parco sono proprio quelli che ci circondano e hanno al massimo una trentina di anni.
Dopo aver finito tutte le nostre scorte, continuiamo con le attività...
ci spostiamo in uno spiazzo un po' più avanti e iniziamo a
scavare: dobbiamo fare una buca il più profondo possibile aiutandoci
con i legnetti che ci sono tra le foglie. Scavando, scopriamo che
nella terra abitano tanti vermi, più o meno lunghi, e che oltre
ad essi ci sono tante radici e sassi.
Raccogliamo in una busta della terra presa in superficie e in un'altra
della terra più profonda: oggi il suolo è tutto molto
umido e quindi i colori dei due campioni sono molto simili, ma se
in classe li lasciamo asciugare scopriremo che la terra superficiale
ha un colore più scuro rispetto a quella profonda. In classe
potremo osservare le caratteristiche di questi due campioni e provare
a scriverle su un foglio, provare ad osservare anche con strumenti
come la lente di ingrandimento (che molti di voi hanno nello zaino)
cosa contiene la terra.
Arriva poi il momento dell'ultima attività: ci dividiamo in quattro gruppi, e ogni gruppo viene incaricato di raccogliere un determinato tipo di elementi naturali: alla fine della raccolta possiamo riempire le retine rispettivamente di tanti legni, foglie, frutti (prevalentemente, data la stagione, ghiande) ed erba.
Prima di tornare a scuola arriva il nostro amico
del Parco Nord, Brughillo, per darci un simpatico saluto e i compiti
da fare in classe prima della seconda uscita primaverile. Porterete
con voi questi retini, per osservare le caratteristiche dei vari elementi
e le loro diversità.
Inoltre dovrete riempire altrettanti retini con elementi artificiali,
che troverete in classe, simili a quelli naturali trovati nel bosco:
riporterete tutto al Parco a primavera.
Tornati al pullman ci salutiamo e ci ringraziamo per le belle ore passate assieme.
Ciao!